Non solo laterizio...

Bongioanni Macchine è in grado di produrre macchinari per esigenze specifiche in settori diversi dai laterizi, quali il ceramico, refrattario, minerario, trattamento rifiuti, estrusione di materiali diversi. Segnaliamo nello specifico:

Settore ecologia: riciclaggio rifiuti, compostaggio rifiuti solidi urbani.

Commissionate da uno dei maggiori gruppi italiani del settore presso uno stabilimento dislocato nel sud della Penisola, sono state realizzate unità di macinazione ed impasto del rifiuto solido urbano progettate e realizzate per creare le condizioni necessarie ad una corretta compostazione. L’unità di macinazione consente la riduzione del RSU ad una pezzatura compresa tra i 3 ei 5 millimetri senza compattarlo. Dopo diversi tentativi con l’utilizzo di mulini e altre macchine di frantumazione, la proprietà si è rivolta alla Bongioanni Macchine, che ha sviluppato il progetto e, con un costo di investimento molto contenuto, ha personalizzato una macchina rendendola idonea allo scopo.

Soddisfatta del risultato l’azienda, attiva nel riciclaggio, ha commissionato una unità di impasto e bagnatura di un particolare rifiuto. Tale unità permette di miscelare oltre 7 metri cubi di acqua in circa 10 tonnellate di materiale, omogeneizzando l’impasto come richiesto dal processo di trasformazione.

Settore minerario: estrazione e trasformazione nichel, recupero e riciclaggio polveri.

Una società francese facente parte di uno dei più importanti gruppi mondali che si occupano dell’estrazione e trasformazione di ferro-nichel e nichel quasi puro, nel 2002 ha commissionato a Bongioanni Macchine il progetto e la realizzazione di un impianto per il recupero di polveri che, seppur ancora ricche di nichel, nel processo produttivo tradizionale erano trattate come scarti e disperse in atmosfera.

Il progetto consiste nella captazione delle polveri ad alta temperatura dai vari punti dell'impianto e il convogliamento, tramite un sistema di trasporto pneumatico ad una serie di tramogge dosatrici. Qui le polveri sono dosate in giusta proporzione con l’acqua e con una serie di particolari impastatori si amalgama correttamente polvere ed acqua ottenendo un impasto che viene successivamente compattato.

L’aspetto più delicato sta nell’ottenere un costante e preciso rapporto stechiometrico tra la polvere e l'acqua d'impasto per mantenere costanti le caratteristiche meccaniche necessarie a rendere l’impasto adatto all’ultima fase della trasformazione. Il successo dell’ operazione ha portato un duplice risultato in quanto oltre a dedicare la giusta attenzione all’aspetto ecologico l’azienda mineraria ha ottenuto un importante ritorno economico recuperando circa 60 ton/h di materiale semilavorato che prima venivano disperse in atmosfera nella fase conclusiva della trasformazione.